Durante il mio percorso universitario mi sono sempre chiesto la spiegazione del perché i professori prendono le firme durante le lezioni.
All’inizio e da lavoratore studente, la ritenevo una cosa strana: ma perché il professore dovrebbe sapere nome e cognome e numero di matricola di tutti quelli che si presentano a lezione e che popolano le sue aule?
Poi dopo averci pensato un bel pò su (non ti nascondo che è passato un bel pò di tempo dal mio ingresso all’università prima di capire effettivamente e a pieno il perché), tutto mi fu chiaro.
Ed in questo articolo ti parlerò proprio di questo.
La spiegazione del perché i professori prendono le firme durante le lezioni: che significato hanno le firme
Ogni volta che mi veniva passato davanti gli occhi il foglio delle firme durante le lezioni, il motivo dell’esistenza di quel foglio mi passava al volo per la testa.
E iniziava la pippa mentale sul perché i professori prendono le firme durante le lezioni.
Ma solitamente non durava molto, proprio per non distrarmi e perdere il filo del discorso mentre il professore spiegava.
E allora lo firmavo e lo passavo al collega accanto che faceva la stessa cosa.
Un giorno, durante una pausa caffè, parlavo con alcuni miei colleghi delle noiose lezioni di una professoressa a Giurisprudenza.
Quella professoressa prendeva le firme durante le sue lezioni.
Ma quelle lezioni erano così noiose che gli studenti non sapevano davvero come fare a reggerla!
C’è chi metteva le cuffie di nascosto e si portava il registratore per risentirsi le lezioni a spezzoni e a poco a poco a casa, c’è chi non appena metteva la firma aspettava che la professoressa si girava per scappare, c’è chi parlottava a bassa voce col collega accanto rischiando di essere sorpreso.
Insomma, quelle lezioni non la finivano più di fare vittime dalla noia.
Dopo una di quelle lezioni interminabili, mi sono chiesto: ma perché insiste ancora a prendere le firme?
Forse perché:
- vuole vantarsi coi suoi colleghi di corso della folla che riesce ad attrarre a lezione;
- vuole convincere sé stessa che le sue lezioni non sono noiose;
- si sente sola;
- crede nella ipnosi e nella sua forza…
Ora, a parte gli scherzi, sono riuscito a capire effettivamente il significato di quel gesto solo arrivato all’esame…
La professoressa aveva iniziato ad interrogare, ma prima aveva fatto una premessa:
“I frequentanti verranno interrogati direttamente da me, gli altri dai miei assistenti”
Dopo che la professoressa aveva pronunciato quella frase, tutti i ragazzi che avevano seguito le lezioni fuori avevano una faccia normale, ma dentro di loro erano una festa.
Ogni interrogazione dei frequentanti era una passeggiata: 3 domandine facili facili, una conversazione bella tranquilla che si apriva con i complimenti addirittura della professoressa per avere seguito le sue lezioni.
Dall’altro lato, stavano tutti coloro che non avevano seguito le lezioni: interrogazioni difficili ed interminabili, con una percentuale di rimandati che era il doppio ed una tensione che si poteva tagliare col coltello.
Io fortunatamente quella volta ero tra i frequentanti (uno dei pochi corsi che da studente che studia e lavora potevo seguire e che non intaccava i miei orari di lavoro), ma quel giorno come ti dicevo finalmente tutto mi fu chiaro…
Quella professoressa, come molti altri, pretendevano di prendere le firme a lezione per premiare i frequentanti all’esame.
Come?
Assicurandogli un trattamento di favore durante l’interrogazione d’esame.
E tutto questo perché ?
Perché i frequentanti avevano dovuto sopportare – con tanto stress universitario – tutto o quasi tutto l’intero corso di lezioni e avevano preso appunti, magari facendosi vedere durante la pausa dal professore, magari facendo delle domande, ma comunque alla fine apprezzando tutti i contenuti che il professore dava a lezione e confrontandosi fra loro.
In sostanza, il professore prendeva le firme esattamente per dire:
“Per me, le mie lezioni sono importanti. Se le segui, ne terrò conto all’esame e ti darò un premio per i tuoi sforzi”
Avevo capito esattamente quella cosa quel giorno e fu una delle cose che mi è rimasta più impressa e che avrebbe influenzato di più il mio percorso universitario ed il modo in cui pianificare lo studio dei miei esami universitari dal 2014 in poi.
(a proposito: se vuoi capire come preparare i tuoi esami universitari al meglio e sfruttare le stesse strategie che hanno permesso a me e a Nicola di laurearci velocemente e con voti alti, sappi che all’interno del libro trovi una specifica sezione dedicata proprio a questo)
Avevo capito, facendo una semplice ma profonda riflessione, che i contenuti delle lezioni per il professore erano di estrema importanza e che chiaramente le firme e la memoria dell’insegnante diventavano l’unico strumento che lui aveva per toccare con mano e verificare se lo studente aveva acquisito quei contenuti che per lui erano così importanti oppure no.
Di conseguenza:
Le firme e la sua memoria erano l’unico modo che il professore aveva per controllare che tu ti eri concentrato a studiare i contenuti che il professore dava a lezione e che riteneva di fondamentale importanza nella preparazione della sua materia.
E proprio per questo il fatto di essere stato costretto ad acquisire quei contenuti diventava un premio che veniva dato all’esame per lo stress universitario subito e che si traduceva molto spesso in un voto più alto ed in generale un migliore trattamento durante l’interrogazione.
Il piccolo inconveniente per uno studente universitario come me
Il piccolo inconveniente però era dietro l’angolo.
Quanto era difficile per me, che ero uno studente che studia e lavora, seguire le lezioni “obbligatorie” e reperire quei contenuti, quel materiale preziosissimo che altrimenti non avrei avuto modo di acquisire?
Il fatto che quella volta avevo potuto seguire, davvero, era solo questione di fortuna e solo perché i miei orari di lavoro non combaciavano con le lezioni, ma in generale per me era davvero un problema serio.
Sì, c’erano gli altri colleghi frequentati che avrebbero potuto passarmi il materiale ma…
… io che lavoravo non conoscevo quasi nessuno!
Cioè, non avevo avuto modo di legare con tante persone, ed era veramente difficile capitare per me una persona che conoscessi e che stava seguendo le lezioni della stessa materia che stavo preparando, chiedendo quindi aiuto agli studenti universitari della mia facoltà.
Il problema, in realtà, non era solo mio.
Era di qualsiasi altro studente che non poteva per motivi validissimi – come lavorare – seguire quelle benedette lezioni.
Quindi, ad esempio, per tutti quegli studenti fuori sede pendolari che avevano necessità di quei materiali ma che erano costretti a prendere ogni giorno tram e treni vari e perdere così intere giornate di studio per seguire magari solo qualche ora di lezione.
E’ da questa esigenza che io e Nicola ci siamo impegnati ed alla fine è nata l’idea di Appunti Condivisi, cioè di un portale di condivisione di materiale didattico (appunti, riassunti, slide, etc.) che era specifico per Università, Facoltà, e Corso di Studi.
Un portale da cui Tu che sei uno studente che studia e lavora come lo ero io, o sei uno studente fuori sede pendolare oppure per qualsiasi altro motivo non eri riuscito o non potevi quasi mai seguire le lezioni, puoi scaricare GRATIS tutto il prezioso materiale che ti serve per prepararti al meglio per il tuo prossimo esame universitario.
E sì, anche se entri spesso nel pallone e non sai come studiare procedura civile o come studiare statistica 😉
(A proposito: se non ti sei ancora registrato sul sito, puoi accedere semplicemente cliccando qui)
Capisci bene che avere uno strumento simile a portata di qualsiasi studente è un enorme vantaggio perché ti consente davvero di utilizzare approfondimenti, punti di vista e definizioni che il professore da a lezione e che ritiene importantissimi ai fini dell’esame.
Tutto a portata di pochi click e GRATIS.
E’ chiaro che se sei uno studente che non può recarsi ogni giorno per seguire le lezioni per mille sacrosanti motivi in questo modo puoi probabilmente annullare il “vantaggio sleale” che lo studente frequentante ha rispetto a te che non puoi seguire le lezioni e poterti dare l’esame con tutti gli strumenti che aumentano le possibilità di prendere un voto alto e fare bella figura.
(proprio per questo: se vuoi superare un esame dopo l’altro e vuoi prendere voti progressivamente più alti della tua stessa media, all’interno del libro ti rivelo come crackare il codice decisionale del professore, influenzare la sua decisione e farti mettere il voto che vuoi)
Conclusione
Adesso che hai letto l’articolo fino in fondo, sai esattamente la spiegazione del perché i professori prendono le firme durante le lezioni.
E sai pure perché avere sempre a disposizione il materiale specifico per la materia che stai preparando può darti un vantaggio rispetto a tutti gli altri colleghi che sottovalutano quel materiale, non lo prendono mai in considerazione come dovrebbero per preparare gli esami ed invece preferiscono prepararsi da appunti o dispense prese da chissacchì magari a caso su Google se non addirittura comprati su portali generalisti.
Inoltre, da oggi c’è un ulteriore strumento indispensabile che ti aiuterà a ribaltare totalmente in positivo la tua situazione all’Università.
Sto parlando del libro “Come Laurearsi Velocemente e con Voti Alti”, che io e Nicola abbiamo scritto.
“Seeee sarà il solito libro che ti insegna un metodo di studio basato sulla memoria, la lettura veloce e la pudeeenza della mendeee per apprendere più velocemente”.
So che sei abituato a leggere certe baggianate, ma non si tratta per niente di questo.
Il libro è una guida pratica che contiene tutti gli strumenti, le tattiche e le strategie che io e Nicola abbiamo testato in 8 anni di Università e in più di 60 esami superati in due, che ci hanno permesso di laurearci velocemente e con voti alti nonostante avessimo la metà del tempo rispetto a tutti gli altri colleghi di corso non lavoratori e senza mai rinunciare alla nostra vita sociale.
Abbiamo raccolto soltanto ciò che su di noi ha funzionato in anni e anni di Università e che abbiamo sperimentato e perfezionato nel corso del tempo e che adesso vogliamo condividere con ogni studente universitario per permettere a chiunque lo vorrà di velocizzare il proprio percorso e di accorciare la distanza che lo separa dalla laurea.
Pensaci un attimo: come cambierebbe la tua vita se già da domani tu potessi lasciarti alle spalle tutti i problemi e le difficoltà che rallentano la tua carriera universitaria e riuscissi a dare più materie di prima con voti più alti della tua stessa media?
E se ti dicessi che tutto quello che ti serve per raggiungere finalmente i risultati che hai sempre sognato si trova all’interno di un solo libro?
Quando lo leggerai, scrivimi su Facebook o qui sotto nei commenti cosa ne pensi 😉
Per il resto, ti faccio un enorme in bocca al lupo per i tuoi futuri successi universitari!
Ad un futuro degno degli enormi sacrifici che stai facendo.
Attilio Cordaro
Co-fondatore di Appunti Condivisi – Specifici per la Tua Università, Facoltà e Corso di Studi.
Co-Autore del libro “Come Laurearsi Velocemente e con Voti Alti“(disponibile su Amazon.it).