“Attilio, come posso preparare due o più esami universitari contemporaneamente e dividere lo studio, dando il massimo per le sessioni d’esame che mi aspetta?”
Questa è una delle domande più frequenti che tantissimi studenti universitari che ad oggi incontrano difficoltà nello studio mi fanno.
E la mia contro-domanda, bella e pronta per loro, è:
“Tu cosa fai per preparare gli esami universitari?”
E quello che viene a galla è:
- ruotine di studio sbagliate
- mancanza di una strategia d’esame precisa
- mancanza di pianificazione della sessione
- preparazione di un esame alla volta (“e poi se lo passo si vede”)
- organizzazione degli esami universitari disastrose
- “tabbbbeeellle di marcia” sbagliate e che puntualmente non vengono rispettate
- mancanza di un sistema di gestione degli imprevisti (quindi basta una febbre e tutto il “piano” salta”)
E molti altri errori che probabilmente anche tu, se non riesci ad avere i risultati che desideri agli esami – commetti.
Ora, in realtà la mia è una provocazione bella e buona.
So benissimo che preparare due o più materie contemporaneamente è un tasto dolente per gli studenti universitari.
E questo perché anche se dare esami all’università con voti alti e a primo colpo è l’abilità chiave che ogni studente universitario dovrebbe avere, in realtà nessuno si prende la briga di spiegare agli studenti prima di tutto cosa NON dovrebbero fare e poi cosa invece dovrebbero fare per dare più esami possibili con i voti più alti possibili ad ogni singola sessione d’esame.
E quelli che lo fanno raccontano agli studenti un mucchio di castronerie che non stanno né in cielo né in terra.
Quello che voglio fare io oggi, invece, è mettere una volta per tutte le cose in chiaro e aiutarti DEFINITIVAMENTE a preparare due o più esami contemporaneamente (anche se lavori), organizzare e dividere lo studio.
Proprio così.
E per farlo ho deciso di dare sfogo alla mia irrefrenabile voglia di aiutare gli studenti, attraverso una vera e propria GUIDA DEFINITIVA che ti permetterà di capire come preparare due o più esami universitari contemporaneamente a sessione.
Se vuoi migliorare la tua attuale situazione universitaria e dare più esami a sessione con voti più alti, non ti perdere neanche una singola parola di questa mega guida definitiva perché dopo aver applicato ogni singolo concetto al suo interno riuscirai a fare un balzo in avanti enorme verso il tuo traguardo che è la laurea.
Non c’è niente di simile in giro, quindi mi raccomando: gustatela per bene!
>> Breve inciso prima di procedere a leggere sotto: io e Nicola, mesi fa, abbiamo creato un CORSO COMPLETO per gli studenti ambiziosi come te che vogliono preparare due o più esami contemporaneamente prendendo voti alti. Trovi tutte le informazioni QUI <<
Come preparare due o più esami universitari contemporaneamente: il 1° errore clamoroso che non ti consente di dare il massimo ad ogni sessione d’esame
Mettiamo subito le cose in chiaro senza mezzi termini.
Se non riesci ad avere i risultati che desideri all’università, è probabile che inconsapevolmente tu faccia UNA prima cosa sbagliata che sta sabotando il tuo percorso universitario (e che se continuerai a fare, ti manderà fuori-corso in tempi brevi).
Ed è utilizzare la tabella di marcia.
Di cosa si tratta?
La tabella di marcia (così come viene intesa, strutturata e spiegata dai pseudo-fuffa-guru) consiste in questo:
“Prendi il numero di pagine, le dividi per il numero di giorni, così sai che devi fare X pagine al giorno per X giorni!!!”
Ora, questa che viene divulgata come la genialata dell’anno, è una grandissima cazzata che si trasforma in uno strumento di morte del tuo percorso universitario se ti ritrovi ad applicarla.
Lo dimostra il fatto che il 99% degli studenti universitari che la utilizzano sono costretti a:
- Sforare continuamente i termini che si sono dati per finire di studiare e iniziare il ripasso;
- Rinunciare al ripasso delle materie perché “c’è poco tempo per farlo”;
- Rinunciare ad alcuni argomenti che il professore chiede all’esame perché “c’è poco tempo per studiarli”;
- Aumentare il numero di pagine da fare al giorno fino a sfiorare l’assurdo;
- Dopo tutte queste cose, rinunciare a due o una settimana prima dell’esame alla materia perché “non ce la faccio proprio a prepararla”;
- Moltiplicare tutti i punti precedenti per ogni materia per avere l’ennesima sessione di merda.
Il risultato?
Riuscire a studiare due o tre materie contemporaneamente e dare 3 o 4 esami in una sessione diventa impossibile.
Non mi credi?
Allora leggi quello che dicono questi studenti universitari con i tuoi occhi…
E poi il genio (ha capito tutto)…
Giusto per citarne alcuni.
Convinto adesso?
Ok.
Ma veniamo a noi…
Perché la tabella di marcia è sbagliata???
La tabella di marcia NON può essere lo strumento adeguato per studiare più esami insieme e preparare la sessione d’esame perché non prende in considerazione almeno DUE fattori fondamentali:
- Il tempo che hai a disposizione al giorno per studiare;
- Gli imprevisti.
Partiamo dal primo fattore.
Il primo fattore: il tempo che hai a disposizione per studiare
Mettiamo caso che tu in base alla tabella di marcia devi studiare 30 pagine al giorno per 30 giorni.
Ma 3 giorni a settimana hai lezioni all’Università che ti obbligano a starci dalle 9 di mattina alle 5 di pomeriggio.
E, ovviamente, arrivi a casa, metti la tracolla coi libri in un angolo, provi a prendere il libro e, nella migliore delle ipotesi, riesci sì e no a fare 10 pagine.
E 20 pagine saltano…
Moltiplica questo per 3 giorni a settimana e sono 60 pagine fuori, ossia due giorni interi di studio.
Moltiplicalo per un mese e hai 8 giorni di studio saltati.
Hai capito perché la tabella di marcia non funziona???
Aspetta, aspetta: non ho ancora finito.
Il secondo fattore: gli Imprevisti
E se ti viene una febbre che ti dura 5 giorni?
Eravamo arrivati a 8 giorni di studio saltati, a cui dovresti sommarne altri 5 che fanno 13.
13 giorni di studio su 30 sono quasi METÀ MESE di studio che salta per calcoli sbagliati ed imprevisti.
“Sì Attilio, e cos’è!!! La febbre? A me non viene mai!”
La febbre è solo un esempio.
Sostituisci la febbre con qualsiasi altro imprevisto, tipo:
- accudire tuo fratello piccolo;
- accompagnare tua madre o tuo padre dal medico;
- andare tu dal medico;
- notti che non dormi;
- [se sei una donna] quei giorni lì del mese in cui sei assolutamente distrutta…
… e potrei continuare senza fermarmi.
Ci siamo capiti, giusto?
(NB: qui sotto trovi un video estratto dal corso “Sessione col Botto!” – il primo corso in Italia che ti insegna come preparare due o più esami universitari contemporaneamente e dividere lo studio in cui spiego proprio perché usare la tabella di marcia è da galera)
>> Ti piacerebbe mettere il turbo al tuo percorso universitario e mettere le mani su un Sistema analitico e matematico in grado di farti preparare due o più materie contemporaneamente e dividere lo studio, anche se ad oggi hai difficoltà a preparare più di un esame a sessione? Io e Nicola abbiamo preparato un video-corso chiamato “Sessione col Botto!” che ti spiega come fare. Accedi ai suoi contenuti ADESSO cliccando qui! <<
Come preparare due o più esami universitari contemporaneamente: il 2° errore clamoroso che rischia di rovinare la tua prossima sessione d’esame!
Sia a me che a Nicola viene da ridere quando magari facciamo una pausa di 10 minuti in quei lunghi pomeriggi in cui lavoriamo, e vediamo tantissimi studenti universitari che disegnano i pomodori sui quaderni.
Sì, hai letto bene!
Anche se sembrano affetti da qualche strano disturbo della personalità, in realtà non sono impazziti né è colpa loro se si comportano così.
Sono le malaugurate vittime di qualche pseudo-fuffa-coach del metodo di studio universitario, lettura veloce, apprendimento rapido che seguono che li ha convinti ad applicare quella che viene comunemente chiamata “la Tecnica del Pomodoro”.
Che cos’è?
Non so se ne hai mai sentito parlare, ma in pratica ti dice che tu devi semplicemente dividere il tempo che hai ritagliato per lo studio in slot da 25 minuti in cui ti concentri (ecco perché “Pomodoro”, perché sei concentrato….O.O) e studi senza interruzioni.
Poi, dopo aver finito i 25 minuti stacchi, fai una breve pausa di 5 minuti in cui ti ricarichi per poi ricominciare.
Dopo 3 “pomodori” da 15 minuti, fai una pausa lunga di 15-20 minuti totali.
Ora, dopo tutto sto ambaradan da fruttivendolo, che cos’è che non va con la “Tecnica del Pomodoro”?
Che viene fatta passare come la medicina che se usata salverà la tua sessione d’esami specialmente quando hai più materie da preparare.
E questo perché ti farà essere tanto concentrato che non rimanderai più gli esami che devi sostenere e ti eviterà di trovarti con una gran mole di lavoro quando il tempo stringe.
Peccato che NON è così.
(e qui sotto trovi un video estratto dal corso “Sessione col Botto!” – il primo corso in Italia che ti insegna come preparare due o più esami universitari contemporaneamente e dividere lo studio – in cui spiego proprio questo concetto e da cui ho preso l’immagine che hai visto prima)
>> Questi sono soltanto due degli errori più gravi che gli studenti universitari compiono quando decidono di preparare due o più materie contemporaneamente e dividere lo studio, ma devi sapere che ce ne sono altri sette che rischiano di mandare all’aria la tua sessione e con le il tuo percorso universitario! Io e Nicola li riveliamo all’interno del video-corso “Sessione col Botto!”, accanto al modo che ti eviterà per sempre di commetterli di nuovo. Accedi ai contenuti del video-corso ADESSO cliccando qui! <<
Problema n°1 della Tecnica del pomodoro: non considerare il “Tempo di riattivazione”
La Tecnica del Pomodoro è totalmente inefficace e non è in grado di aumentare la tua produttività nelle ore che dedichi allo studio (né, a maggior ragione, può dirti come preparare due o più esami universitari contemporaneamente e dividere lo studio) perché non considera quello che viene chiamato “Tempo di riattivazione”.
Studi scientifici dimostrano che quando siamo immersi in un’attività (per esempio, studiare) e quest’attività viene interrotta, per ricominciarla con lo stesso grado di profondità, impegno e concentrazione il nostro corpo e la nostra mente hanno bisogno di un tempo variabile (che va da 15 minuti a 30 minuti) per trovare la piena concentrazione e ri-immergersi in modo profondo dentro quell’attività.
Quindi, dopo aver interrotto un’attività come lo studio e aver fatto una pausa anche di 5 minuti (che vale, appunto, come interruzione), prima di poter dare di nuovo il meglio di noi abbiamo bisogno di un tempo che va da un minimo di 15 ad un massimo di 30 minuti di concentrazione.
Ora, facciamo qualche calcolo.
Se la Tecnica del Pomodoro dopo 5 minuti di pausa mi fa ricominciare a studiare ma mi costringe a staccare dopo 25 quando o io ho trovato la mia piena concentrazione da 10 minuti (se il mio Tempo di riattivazione è di 15 minuti. Calma, ho fatto una sottrazione: 25 minuti del pomodoro – 15 minuti di riattivazione) o peggio NON l’ho ancora trovata (se il mio Tempo di riattivazione è di 30 minuti, quindi più di un pomodoro!).
In questi casi, come posso essere produttivo e studiare dando il massimo se devo continuamente staccare?
Se consideri questi stacchi continui per almeno 3 pomodori, capisci bene che hai sprecato un’ora e mezza (la durata di 3 pomodori da 25 minuti più le pause da 5 minuti, compresa quella finale da 15-20 minuti) studiando pochissimo e sciupando un sacco di energie!!!
Ecco dimostrato il perché la tanto famosa Tecnica del Pomodoro non puoi insegnarti come organizzare gli esami universitari al meglio e si tratta di una cazzata colossale!
>> Vuoi smetterla di andare dietro ai pomodori e invece iniziare a velocizzare realmente il tuo percorso universitario dando più materie a sessione con voti più alti della tua stessa media? Allora accedi al video-corso “Sessione col Botto!” e accorcia la distanza che ti separa dalla laurea. Accedi ADESSO da qui! <<
Problema n°2: argomenti brevi VS argomenti lunghi
Adesso voglio mettere il dito nella piaga.
Voglio farti vedere come pur ammettendo che funzioni, la Tecnica del Pomodoro ti farebbe sprecare un tempo allucinante nel caso in cui dovessi applicarla per studiare argomenti lunghi e faticosi che ti richiedono molta concentrazione.
Ti farò un esempio tangibile e alla mano dopo il quale se avevi ancora intenzione di applicarla o la applichi magari già da tempo, la eliminerai completamente dal tuo cervello.
Segui nelle prossime righe con attenzione.
Devi sapere che i pomodori diventano tuoi dichiarati nemici quando si tratta di studiare o ripassare argomenti lunghi e pesanti.
Cosa voglio dire?
Ci possono essere argomenti che tu puoi trattare benissimo in 25 minuti e quindi li finisci lì e Amen.
Ma ci sono argomenti lunghi che richiedono magari un’ora per essere letti, compresi a fondo, ripetuti o semplicemente ripassati.
E sono quei tipici argomenti pesanti e sostanziosi che richiedono anche un impegno intellettuale particolarmente alto.
Ora, se tu sei costretto ad interrompere ogni 25 minuti un argomento lungo che richiede 1 ora per essere studiato e quando ricominci con un nuovo pomodoro hai giustamente bisogno di 10 minuti di riepilogo per allacciare il discorso, non rischi seriamente di sciupare una quantità di tempo allucinante senza neanche accorgertene?
Come hai detto?
Ti sembro esagerato?
Ok, facciamo due diversi esempi tornando ai nostri amati numeri.
Il primo esempio in cui per ipotesi tu studi (leggi, ripeti o ripassi, non fa differenza) un argomento lungo che richiede almeno un’ora per essere ripassato e in cui NON applichi la Tecnica del Pomodoro.
Il secondo esempio in cui invece la applichi.
Ti renderai conto tu stesso dei danni che fanno i pomodori!
(non alla salute ma nello studio)
Primo esempio SENZA la Tecnica del Pomodoro
Consideriamo di NON applicare la Tecnica del Pomodoro e di dover ripassare un argomento lungo che richiede un’ora per essere studiato.
Stiamo quindi considerando di NON interrompere ogni 25 minuti ma di dover fare un’unica sessione da 1 ora e di prenderci 10-15 minuti di pausa dopo aver finito.
Complessivamente impiegheremo quindi 1 ora per studiare quell’argomento + 15 minuti di pausa alla fine per un totale di 1 ora e 15 minuti.
Perfetto!
Vediamo adesso applicando la Tecnica del Pomodoro quanto tempo impieghiamo.
Secondo esempio CON la Tecnica del Pomodoro
Applichiamo la Tecnica del Pomodoro e dividiamo la sessione di un’ora in pomodori.
Per un’ora di studio asciutta asciutta, abbiamo bisogno di:
Un primo pomodoro (25 minuti) + 5 minuti di pausa + un altro pomodoro (25 minuti) + 5 minuti di pausa + un altro pomodoro, di cui sfrutteremmo 10 minuti.
E siamo a 1 ora e 10 minuti.
Ma dobbiamo anche considerare almeno 10 minuti in più a pomodoro che ci servono per riallacciare il discorso rispetto a quello che abbiamo già ripetuto nei 25 minuti precedenti.
Dato che usiamo 3 pomodori, in totale ci servono 30 minuti in più semplicemente per il riepilogo di quello che abbiamo già spiegato prima.
In totale sommando 1 ora e 10 già considerati più i 30 minuti di riepilogo fanno in totale 1 ora e 40 minuti.
Ben 25 minuti in più per un singolo argomento da ripetere rispetto all’esempio precedente in cui NON usiamo i pomodori!
Se moltiplichi questo per 3 argomenti lunghi da ripetere al giorno (nulla di strano, a maggior ragione se stai preparando materie lunghe e pesanti da 1000 e 2000 pagine o materie difficili da 500 pagine), andiamo a quota 75 minuti al giorno che sciupi a riepilogare quello che hai già fatto in precedenza.
Se poi moltiplichi questi 75 minuti per 6 giorni di studio a settimana (sto considerando che la domenica ti riposi!), fanno 450 minuti che diviso 60 fanno 7 ore e 50 minuti a settimana di studio che sprechi col riepilogo!
Cioè, un’intera giornata di studio full immersion a settimana che prendi e butti nel cesso perché applichi la Tecnica del Pomodoro che ti hanno detto al contrario che ti aiuta a studiare meglio, in meno tempo e ti fa preparare più esami a sessione!
La vedi la presa per il culo dove sta???
>> Dì addio a tutte queste strane ed infruttuose tecniche di studio che stanno sabotando il tuo percorso universitario e ribalta totalmente in positivo la tua carriera accedendo ai preziosi materiali contenuti all’interno del video-corso “Sessione col Botto!”. Accedi ADESSO da qui! <<
Come preparare due o più esami contemporaneamente: ecco cosa fare per fare il botto alla prossima sessione d’esami
Fin qui ti ho fatto vedere quali sono gli errori clamorosi che devi assolutamente evitare di commettere se hai intenzione di dare il massimo già alla tua prossima sessione d’esami e preparare due o più materie contemporaneamente senza alcun problema.
Adesso è la volta di ciò che devi fare, cioè degli strumenti, delle tattiche e delle strategie che devi mettere in campo per abbinare due o più materie tra di loro in modo efficace, studiarle sfruttando al meglio il tempo che hai a disposizione azzerando il rischio di rinunciare a darle ad una o due settimane prima degli appelli in cui avresti dovuto sostenerle.
Anche qui una raccomandazione: leggi con attenzione tutto ciò che ti dirò.
Dentro ogni singolo paragrafo successivo troverai la nostra concreta esperienza da studenti lavoratori.
Esperienza preziosa proprio perché abbiamo dovuto fare tantissimi errori e sciupate interi mesi e sessioni d’esami andate male proprio per affinare gli strumenti che sto condividendo con te oggi.
Quindi occhio e applica fin da subito ciò che imparerai già dalle prossime righe.
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Come preparare due o più esami universitari contemporaneamente: smettila di preparare esami!
No, non sono impazzito.
Devi sapere che la stragrande maggioranza di studenti universitari ha proprio una prospettiva sbagliata sugli esami!
Loro ragionano “ad un singolo esame alla volta”, e finito un esame passano al successivo, e dopo quello ad un altro ancora… e così via.
Il problema del ragionare “ad un singolo esame alla volta” è che NON hai una strategia ben definita per la sessione.
Cioè, tu non hai ragionato nel mettere insieme le materie nel miglior modo possibile in base alle diverse tipologie d’esame che devi affrontare e in base al tempo che hai a disposizione per studiare.
E me lo dice il fatto che…
…. ti preoccupi degli altri esami che devi preparare SOLO quando finisci di dare quello per cui stai studiando!
Mannaggia a te!!!
Questo implica tutta una serie di conseguenze negative. Infatti, non sai mai prima di iniziare a studiare:
- Come è meglio abbinare le singole materie che vuoi dare all’interno di una sessione d’esame tra di loro;
- Come dividere il tempo che hai a disposizione per studiare al giorno per le singole materie;
- Quali materie è meglio dare al primo appello piuttosto che al secondo e al terzo;
- Quale materia ogni giorno devi studiare per prima, quale per seconda, quale per terza, etc;
- Se è possibile oppure no in base al tempo che puoi dedicare ogni giorno allo studio dare i 4, 5, 6 esami che volevi sostenere in una sessione PRIMA ancora di toccare libro (e senza accorgertene soltanto dopo, quando le studiavi da settimane e ci devi comunque rinunciare a due/una settimana dall’esame – come fai di solito).
E potrei continuare a ruota libera.
Al contrario…
Devi imparare a preparare la Sessione, NON le singole materie
Prima ancora di pensare di voler dare 2, 3, 4, 5 esami a sessione, devi sederti a tavolino e creare una Strategia d’Esame che ti permetta di preparare al meglio la tua sessione d’esami considerando le materie che vuoi/devi sostenere e la variabile tempo.
>> Devi sapere che esistono 4 diverse tipologie d’Esame e per ogni tipologia c’è una diversa strategia d’esame da seguire a seconda se hai poco tempo o tanto tempo per prepararlo. Io e Nicola abbiamo rivelato le 8 Strategie d’Esame all’interno del libro “Come Laurearsi Velocemente e con Voti Alti”. Afferra la tua copia personale del libro qui! <<
E ora una chicca per te…
Come preparare due o più esami universitari contemporaneamente: rivelata la Strategia per dare il massimo ad ogni sessione d’esame
Quando abbiamo iniziato, né io né Nicola avevamo la consapevolezza piena degli strumenti da applicare nello studio per preparare due o più esami contemporaneamente e dividere lo studio che abbiamo adesso.
Nessuno dei due aveva padronanza delle 8+1 Strategie d’Esame che oggi spieghiamo ai nostri studenti più avanzati e, in molte cose, sbagliavamo completamente approccio.
>> Se non sai di cosa parlo, all’interno del libro “Come Laurearsi Velocemente e con Voti Alti” le riveliamo trattandole in una specifica Sezione. Afferra la tua copia qui! <<
Nicola, ad esempio, aveva scelto la Facoltà di Ingegneria – sbagliando la scelta universitaria, ma questa è un’altra storia! – e il suo primo anno andò davvero davvero MALE.
In 9 mesi di studio, aveva sostenuto 7 esami superandone la bellezza di ZERO!
Z.E.R.O.!!!
Ma perché?
Cosa faceva di così sbagliato?
Seguiva tutte le lezioni, andava a casa e prendeva il libro cercando di studiare il più possibile senza neanche conoscere quello che il professore avrebbe chiesto all’esame, senza neanche pensare a come sarebbe stato.
E quindi studiava, studiava, studiava per esempio Fisica e allora voleva capire tutti i processi, tutti i ragionamenti della fisica, le leggi, la gravità, le teorie.
Senza considerare minimamente come sarebbe stato l’esame che lo avrebbe atteso alla fine di tutto e credendo che quello era il modo migliore per dare il massimo agli esami.
Quindi arrivava lì, l’esame era diverso da come se lo era immaginato e per come si era preparato lui e alla fine…
BOOOM!
Toppava alla grande…
Perché?
Perché “studiava per studiare”.
“Attilio, che vuoi dire?”
Voglio dire che studiava, studiava, studiava per poi dire “vabbè, vediamo come va questa volta l’esame!”
Quello su cui si concentrava (e che faceva per preparare due o più esami contemporaneamente) era studiare la materia e cercare di studiare il più possibile, assimilando nozioni, concetti, principi più che poteva.
Come se sapendo più cose, le probabilità di superare la materia fossero aumentate.
In realtà, questa prospettiva è completamente sbagliata.
Perché il tuo sport da studente universitario NON è sapere più cose possibili della materia.
Anche se ti hanno convinto del contrario, l’Università NON è fatta per aumentare la tua cultura, cosa che puoi fare a prescindere dagli esami e a prescindere dal tuo percorso universitario.
L’Università è un’esperienza formativa in cui vince (leggi: si laurea velocemente e con voti alti) chi riesce a farsi percepire più preparato possibile dal professore.
Te lo ripeto:
All’Università non vince chi sa di più, ma chi riesce a farsi percepire più preparato dal professore.
“Attilio, quindi mi stai dicendo che devo rubare materie e voti e studiare il meno possibile!”
Assolutamente NO.
Ti sto dicendo che se studi tanto con la convinzione che questo significa automaticamente prendere un voto più alto all’esame, non hai capito a che gioco stai giocando.
E questo perché tu, ad esempio, non stai studiando Ingegneria per diventare un bravo Ingegnere o Architettura per diventare un bravo Architetto, anche se ti hanno fatto credere il contrario.
Perché tutto ciò che stai imparando all’Università sono concetti per lo più teorici che avranno bisogno di essere aggiornati e riadattati nella pratica.
Inevitabilmente.
E’ per questo che dovrai fare tirocini, stage, la “gavetta” per imparare effettivamente il tuo mestiere (sì, anche se “c’hai la laurea!!”).
E’ per questo che le aziende pretendono l’esperienza lavorativa anche dai giovani laureati per assumerli e pagarli con uno stipendio che sia almeno superiore alla soglia della sopravvivenza.
Capito?
Tu non stai studiando la materia che stai studiando per essere il professionista che vuoi diventare.
Quello è lo sport del professionista, e lo praticherai una volta che entrerai nel mondo del lavoro.
(a proposito: se non sei uno studente lavoratore, diventalo. Sviluppa prima di uscire dall’Università tutta l’esperienza che altrimenti dovresti fare dopo, quando magari è troppo tardi!).
Tu fai lo sport dello studente universitario, che è quello di preparare esami universitari.
E per preparare esami, specialmente se vuoi sapere come preparare due o più esami contemporaneamente, è un’altra la logica che devi seguire.
Devi sapere com’è l’esame, partire da quello e studiare in funzione dell’esame.
Ti ripeto anche questo:
Dato che il tuo sport è preparare esami, devi partire dall’esame, capire cosa ti verrà chiesto, capire come sarà e studiare in funzione di questo.
Punto.
Devi ribaltare la tua normale prospettiva di studio e applicare Lo Studio Rovesciato
Anche se sei stato abituato fino ad oggi a fare “studio, studio, studio e poi vedo come va l’esame” slegando la tua preparazione dall’esame, devi rovesciare il tuo punto di vista e chiederti:
- Come sarà l’esame?
- Cosa mi verrà chiesto?
- Chi mi interrogherà?
- Quali sono gli argomenti che chiedono con maggiore frequenza e che devo imparare per primi? Quali con una frequenza minore e che devono imparare dopo?
- Cosa pensa il professore degli studenti? Cosa odia, ama? Che esempi fa che possono aumentare la sua percezione ai suoi occhi di essere preparato?
E da qui capisci cosa studiare.
Se ti stai chiedendo come preparare due o più materie contemporaneamente e dividere lo studio, è questo l’ordine delle idee in cui devi entrare.
E in particolare, quella che ti ho appena descritta è una Strategia fondamentale che io e Nicola abbiamo chiamato “Studio Rovesciato”.
“Rovesciato” perché ribalta totalmente la tua normale visione dello studio.
Anziché fare:
“Studio + Studio + Studio ⇒ Esame”
Ti porta a ragionare al contrario:
“Esame ⇒ Studio + Studio + Studio”
Lo “Studio Rovesciato”: tre importanti benefici che studiare con questa nuova e diversa prospettiva ti darà
Applicando lo Studio Rovesciato eviterai di sprecare energie cercando di assimilare più informazioni possibili con la convinzione errata che questo aumenterà le probabilità di prendere un voto alto all’esame.
Questo ti permetterà di concentrarti solo sulle informazioni che contano (che sono quelle che il professore pretende di sapere all’esame), aumentando REALMENTE questa volta le possibilità di prendere voti alti.
Inoltre, dato che il tuo focus è sul non “studiare il più possibile e sapere più cose possibili sulla materia” ma “devo conoscere al meglio le informazioni che il professore vuole sentirsi dire all’esame” saprai più facilmente stimare la mole dello studio PRIMA ancora di metterti a studiare.
Cioè, anziché aggiungere man mano materiale perché “più studio e meglio è” ti concentrerai nel raccogliere prima di iniziare a studiare tutto il materiale necessario che ti serve sapere per essere preparato all’esame.
E questo genererà almeno tre aspetti positivi:
- Ridurrai la paura di non arrivare ad una settimana dall’esame senza aver avuto neanche il tempo per ripassare quello che hai studiato perché aggiungevi ogni 3 o 4 giorni pagine su pagine nuove da studiare che all’inizio non avevi considerato;
- Ridurrai l’ansia mentre prepari la materia perché sai già cosa serve sapere per andare bene all’esame evitando “sorprese” mentre studi che in passato ti hanno fatto aumentare la mole di studio giornaliera da affrontare;
- Sarai più padrone dell’esame, perché saprai esattamente su cosa fare peso all’esame per far sì che il professore ti percepisca uno studente preparato e demolisca il muro di diffidenza che normalmente il 99% dei docenti hanno nei confronti dello studente medio che si siede davanti a loro.
Inoltre, una volta che non sprecherai tempo a studiare materiale che non ti farà percepire più preparato dal professore, avrai più tempo per focalizzarti a studiare anche altre materie.
E come risultato di tutto quindi non solo preparerai le materie studiando solo quelle informazioni che il professore pretende di sapere all’esame aumentando così la qualità della tua preparazione, ma riuscirai a preparare più materie con voti più alti di prima, perché per ognuna di essere seguirai la stessa logica.
Come preparare due o più esami universitari contemporaneamente: la soluzione DEFINITIVA
Prima di te, sia io che Nicola abbiamo avuto le tue stesse difficoltà.
Da studenti lavoratori, preparare due o più esami contemporaneamente era davvero un incubo perché non solo eravamo esposti a tutte le cose che ti ho detto sopra come gli studenti universitari che studiavano solamente.
Ma in più dovevamo gestire il lavoro e cercare di conciliare studio, lavoro e vita privata insieme per non impazzire.
La situazione ad un certo punto era diventata davvero pesante, cosa che ci ha spinti a studiare senza sosta per inventarci una soluzione.
Dopo mesi passati a studiare libri, corsi e video-corsi sulla crescita personale, time management rivolti ad imprenditori e manager, psicologia e gestione delle emozioni, siamo riusciti a mettere su un Sistema analitico, matematico ed oggettivo in grado di permettere a qualunque studente universitario a prescindere da quale sia la sua situazione di partenza di avere i risultati universitari che hanno sempre e solo potuto desiderare.
Questo sistema si trova all’interno del video corso “Sessione col Botto!” – il primo videocorso in Italia che spiega come preparare due o più esami universitari contemporaneamente e dividere lo studio senza barricarsi in casa come una monaca di clausura e senza rinunciare MAI alla sua vita sociale.
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Cosa riuscirai a fare accedendo a “Sessione col Botto!”
Il video-corso “Sessione col Botto!” ti permetterà di avere un quadro chiaro per affrontare ogni singola sessione d’esame sapendo:
- Come abbinare al meglio le materie tra di loro e incastrarle sfruttando il tempo nel modo migliore possibile;
- Il vero significato dell’esame e, di conseguenza, come devi prepararti al meglio;
- Il processo preciso per selezionare le materie che devi preparare per la prossima sessione ed evitare di preparare quelle sbagliate, col rischio di lasciartele dietro e di non poterle sostenere;
- Il modo per studiare a comando anche quando non ne hai voglia;
- Come calcolare quante ore al giorno devi esattamente studiare e come dividere ogni singola ora per ogni materia che hai deciso di preparare, con la garanzia che facendo così non ti ritroverai a rinunciare alle materie che volevi preparare;
- Come lavorare sulle “3R” nascoste che hai dentro di te per non auto-sabotarti e trovarti nel giro di pochi anni fuoricorso;
- Tutti gli errori più comuni che il 79% degli studenti universitari fa nel dividere lo studio delle materie per la sessione e come organizzare la mole di studio senza che gli imprevisti giornalieri facciano saltare in aria i tuoi piani anche se fino ad oggi non ci sei riuscito.
E tanto altro ancora.
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(Shhhhhhh te lo dico a bassa voce: ti piacerebbe sbirciare all’interno scoprendo il cuore di “Sessione col Botto!” GRATIS??? E allora vedi il video che ho messo qui sotto!)
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Per oggi è tutto, ciao e alla prossima!
Ad un futuro degno degli enormi sacrifici che stai facendo
Attilio Cordaro
PS: Qui sotto puoi vedere la testimonianza di Antonio, uno studente che seguendo i nostri insegnamenti è riuscito a dare 7 esami in una sola sessione:
Ti piacerebbe ottenere gli stessi risultati? Allora la via è una e una sola.